Non credo che saranno mai effettuati
degli studi al riguardo, ma chiunque abbia visto più di cinque o sei
puntate di Scrubs (giusto il tempo di familiarizzare coi personaggi),
sarà d'accordo nel dire che ha qualcosa in più rispetto agli altri
comedy. Questo dipende in parte dal fatto che alle scene e alla
sceneggiatura comiche vengono affiancati temi e luoghi, come la morte
e l'ospedale, tipici del drama. Questa doppia natura però, non lo
appesantisce affatto, anzi, gli permette di superare i tanti limiti
delle serie tv classiche.
Ma non è sufficiente per spiegare gli
effetti che produce Scrubs su chi lo vede, né il motivo che ti
spinge, una volta chhe ti sei guardato tutta la serie, a ricominciare
a vederla da capo, e poi rifarlo di nuovo, a ciclo continuo, senza
stufarti.
Esiste un aggettivo che riesce a
spiegare, o meglio, a giustificare tutto ciò. Scrubs è catartico.
La catarsi, come fenomeno, era stata individuata già nella Grecia
antica e da allora non è mai passata di moda. Consiste, in parole
povere, nello sfogare le proprie emozioni e i propri sentimenti su
altro, in un “ambiente protetto” in modo da liberarsene. Ed è
questo che riesce a fare Scrubs. Ci libera, più di ogni altra cosa
abbia mai provato, dai tormenti e dalle difficoltà della giornata,
facendoteli vivere in quei venti minuti che dura la puntata. Lo fa
proponendoci i crucci quotidiani di J.D., rendendolo un personaggio
sì ridicolo, ma non così lontano da noi. Un protagonista che,
nonostante tutto, nonostante le sue incapacità e meschinità,
ottiene successo in ciò che fa, perchè si impegna, fa quel miglio
in più. Così lo vediamo in compagnia di Turk e lo invidiamo, perchè
qualunque uomo, nel profondo del suo animo vorrebbe un amico nero, e
gli invidiamo anche Elliot perchè “cazzo se è gnocca!” e tutte
le ragazze con cui va a letto.
E poco importa se il campionario di
scenette comiche sia piuttosto limitato, in Scrubs ci sono anche
capolavori interpretativi come quello di Michael J. Fox e trovate
geniali ed esilaranti (ho empre apprezzato infinitamente il cane
Rowdy).
Si consiglia di provarlo dopo giornate
particolarmente stressanti con un'unica controindicazione: dà
dipendenza e provoca una certa dose di malinconia quando finisce.